2006-03-23 18:59:50

GERMANIA/MONGOLIA: IL VESCOVO PADILLA CHIEDE SOSTEGNO AD AIUTO ALLA CHIESA CHE SOFFRE


KÖNIGSTEIN, 23 mar. - L’unico Vescovo cattolico della Mongolia riconosce che la maggiore apertura del Paese verso la democrazia sta concedendo nuovi spazi alla Chiesa. Lo ha detto a Koenigstain, in Germania, ospite dell’Opera “Aiuto alla Chiesa che soffre”, mons. Wenceslao Padilla, della Congregazione del Cuore Immacolato di Maria. “Quando i primi missionari cattolici, un belga e due filippini, sono arrivati in Mongolia nel 1992, praticamente nessuno aveva mai sentito parlare di Gesù in questo Paese - ha spiegato il vescovo -. Nel frattempo, abbiamo fondato 3 parrocchie per i 300 cattolici mongoli battezzati. Ora che il regime sta compiendo passi verso la democrazia, inoltre, ci sono molto speranze per la Chiesa cattolica di questo vasto Paese. Quest’anno prevediamo di celebrare tra 80 e 100 nuovi Battesimi”. “Il regime – ha aggiunto – permette l’educazione cattolica e ci ha anche chiesto aiuto nei settori educativo e sociale. Nell’evangelizzazione, tuttavia, serve molta pazienza”. Chiedendo il sostegno di “Aiuto alla Chiesa che soffre” mons. Padilla ha detto che “attualmente lavorano in Mongolia 56 missionari di 14 Paesi africani, asiatici, europei e latinoamericani. Questo presuppone una grande forza per l’evangelizzazione”. Oggi la Mongolia
(Acs – MANCINI)








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