Il Papa rinuncia al titolo di Patriarca d'Occidente per rilanciare il dialogo ecumenico
(22 marzo 2006 - RV) Il Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani ha emesso un
comunicato in cui spiega l’assenza nell’Annuario Pontificio 2006 del titolo ‘Patriarca
d’Occidente’ nell’enumerazione dei titoli del Papa. La nota ricorda che in Oriente
nel VI secolo “accanto ai quattro Patriarcati orientali (Costantinopoli, Alessandria,
Antiochia e Gerusalemme) il Papa era compreso come Patriarca d’Occidente”. Il titolo
fu adoperato nel 642 da Papa Teodoro I. “In seguito ricorse soltanto raramente e non
ebbe un significato chiaro”. Nell’Annuario Pontificio “apparve per la prima volta
nel 1863”. Attualmente il significato del termine Occidente – afferma la nota -
“non intende descrivere un territorio ecclesiastico” né un “territorio patriarcale”.
Il titolo ‘Patriarca d’Occidente’ “potrebbe esprimere la giurisdizione particolare
del Vescovo di Roma per la Chiesa latina”. “Di conseguenza – sottolinea il dicastero
vaticano - il titolo sin dall’inizio poco chiaro, nell’evolversi della storia diventava
obsoleto e praticamente non più utilizzabile. Appare dunque privo di senso insistere
a trascinarselo dietro. Ciò tanto più che la Chiesa cattolica con il Concilio Vaticano
II ha trovato per la Chiesa latina nella forma delle Conferenze Episcopali e delle
loro riunioni internazionali di Conferenze Episcopali, l’ordinamento canonico adeguato
alle necessità di oggi”. “Tralasciare il titolo di ‘Patriarca d’Occidente’ - commenta
la nota - non cambia chiaramente nulla al riconoscimento, tanto solennemente dichiarato
dal Concilio Vaticano II, delle antiche Chiese patriarcali (Lumen Gentium 23). Ancor
meno tale soppressione può voler dire che essa sottintende nuove rivendicazioni. La
rinuncia a detto titolo – conclude il comunicato del dicastero vaticano - vuole esprimere
un realismo storico e teologico e, allo stesso tempo, essere la rinuncia ad una pretesa,
rinuncia che potrebbe essere di giovamento al dialogo ecumenico”.