20 morti ieri in Iraq. Amnesty: torture e diritti negati per migliaia di prigionieri
(07 marzo 2006 - RV) Nuovo bollettino di guerra dall’Iraq. Nella giornata di ieri
in vari attentati hanno perso la vita circa 20 persone. Tra queste, il generale sunnita
Al Doulaimi, capo della sesta Divisione dell’esercito iracheno, che ha il compito
di proteggere Baghdad. L’alto ufficiale è stato colpito a morte da un cecchino mentre
si trovava nella zona occidentale della capitale. E anche sul piano politico prosegue
serrato il confronto per la scelta del capo del governo. Il servizio è di Paolo Mastrolilli:
E mentre dall’Iraq
continuano a giungere notizie di violenze, da Amnesty International arriva una nuova
denuncia sulle condizioni dei detenuti nel Paese del Golfo. Dal documento, presentato
ieri, emerge che “vi sono agghiaccianti segnali che la lezione di Abu Ghraib sia stata
ignorata”. Sarebbero quotidiane, infatti, le violenze perpetrate sugli oltre 14mila
iracheni detenuti senza essere stati formalmente incriminati o processati. Il rapporto
punta il dito contro le forze statunitensi e britanniche, responsabili di aver provocato
- si legge - “un sistema di detenzione arbitraria”. Massimiliano Menichetti ha raccolto
il commento di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty-Italia: