2006-03-02 16:18:16

ITALIA: RIPRODUZIONE DI UN CELEBRE MESSA


SPOLETO, 2 mar. – Viene presentata oggi a Spoleto la riproduzione a stampa dell’antico Messale di Sant’Eutizio, il Missale Antiquum Plenarium dell’Abbazia umbra di Sant’ Eutizio in Valle Castoriana. La presentazione viene offerta nella Sala Barberini del museo diocesano di Spoleto, a cura dell’arcivescovo, mons. Riccardo Fontana, e del prof. Francesco Sicilia del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il testo, risalente all’XI secolo, mostra un quadro della vita liturgica della comunità, quella di Sant’ Eutizio, che lo ha commissionato e fatto redigere. E’ un manoscritto di grande interesse. Per nascita appartiene allo scriptorium dell’Abbazia di Sant’ Eutizio, uno dei meglio studiati e uno fra i più attivi nell’Italia centrale. Oltre al messale in questione, sono nati in quello scriptorium anche altri celebri manoscritti, che hanno segnato l’avvio della lingua italiana. E’ un messale con orazioni, letture e canti integrati per l’intero anno liturgico. Notevole per la fattura, per la grafia del testo e per l’apparato iconografico. Inoltre, dalle pagine è possibile riconoscere l’autore di gran parte del testo. Si tratta di Ubertus, antico abate di Sant’ Eutizio, esperto e abile scriba, al quale spettava di guidare il famoso centro scrittorio. Il messale originale è conservato nella Biblioteca Vallicelliana di Roma. “La realizzazione di questo messale – scrive Francesco Sicilia nella prefazione al volume – è la concretizzazione di un progetto non solo culturale, ma anche spirituale, in quanto consente per la prima volta di documentare e di diffondere, nella forma originale, una delle più antiche fonti storiche della Chiesa umbra”. L’arcivescovo Fontana, da parte sua, rileva come la riproduzione a stampa dell’antico testo liturgico dimostra l’amore che la Chiesa di Spoleto-Norcia ha per la liturgia e per la ricerca delle fonti, che testimoniano la pietà e la fede della terra che ha dato i natali a San Benedetto, a Santa Rita, a San Ponziano, a Santa Chiara della Croce e a numerosi altri santi.
(Comunicato – MANCINI)









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