ITALIA: SETTIMANA DEI DEFUNTI PER I CATTOLICI DI RITO BIZANTINO
ROMA. - Si conclude oggi, 18 di febbraio, la settimana che i fedeli delle comunità
di rito cattolico bizantino in Italia hanno dedicato alla commemorazione dei defunti.
Una commemorazione, quindici giorni prima del periodo di Quaresima per ricordare chi
ha concluso la vita terrena per sempre. La scelta del periodo serve anche per richiamare
il tema della morte in attesa della resurrezione. Molte le tradizioni vissute in questa
settimana, appena trascorsa, come quella del lume tenuto acceso in molte case per
consentire alle anime dei defunti di avere il cammino illuminato quando, "uscite dalle
tombe, torneranno nei luoghi frequentati in vita". Questa mattina, dopo la Divina
Liturgia nelle diverse parrocchie, la processione ai cimiteri che continuerà nel corso
dell'intera giornata e che si concluderà con la benedizione collettiva delle tombe
e dell'ossario, dove il sacerdote è solito bussare tre volte nella porta di ferro
che demarca il limite tra il mondo dei viventi e quello dei defunti. Un'altra tradizione
molto viva e sentita è quella della benedizione del grano bollito, "simbolo della
resurrezione", che avviene soprattutto nelle famiglie recentemente colpite da un lutto.
In Italia il rito cattolico bizantino è praticato nelle due eparchie italo-albanesi
di Piana degli Albanesi, in Sicilia, e di Lungro, in Calabria, oltre che nel monastero
esarchico di Grottaferrata, nei pressi di Roma, fondato nell'anno 1004 da San Nilo
di Rossano. La realtà cattolico-bizantina in Italia coinvolge complessivamente circa
50mila fedeli.