Vignette Islam, proteste anche in Iraq e Indonesia
(19 febbraio 2006 - RV) In Libia, i funerali delle 11 vittime degli scontri scoppiati
venerdì scorso a Bengasi durante una manifestazione contro le vignette su Maometto.
Su questa vicenda è stata aperta un’inchiesta e il ministro dell’Interno è stato sospeso
dall’incarico. Il figlio maggiore di Gheddafi ha detto, inoltre, che la manifestazione
è stata “un errore”, ma un errore ancora più grande, ha precisato, è stato “l’intervento
della polizia contro i dimostranti”. E la protesta continua ad infiammare anche altri
Paesi: in Indonesia, circa 400 manifestanti musulmani si sono radunati davanti all’ambasciata
americana a Giakarta per protestare contro la pubblicazione delle caricature di Maometto.
In Iraq, centinaia di sciiti hanno percorso le strade di Najaf invocando il boicottaggio
dei prodotti danesi e chiedendo il ritiro del contingente danese dal Paese arabo.
In Pakistan, il divieto di manifestazioni e cortei pubblici imposto dal governo per
arrestare le proteste degli estremisti musulmani, non ha impedito, inoltre, nuovi
scontri tra dimostranti e forze di polizia ad Islamabad. Disordini sono scoppiati,
poi, nello Stato indiano dell’Uttar Pradesh, dove hanno marciato circa 500.000 persone.
La protesta ha colpito anche l’Europa dove ieri almeno 10 mila musulmani hanno preso
parte ad una manifestazione organizzata a Londra.