COLOMBIA: LETTERA PASTORALE DEI VESCOVI SU PROSSIME ELEZIONI
COLOMBIA: LETTERA PASTORALE DEI VESCOVI SU PROSSIME ELEZIONI BOGOTA’,
15 feb. - I vescovi colombiani esortano i cittadini a partecipare alle prossime elezioni
parlamentari e presidenziali - il 12 marzo e il 28 maggio – valutando attentamente
le priorità del Paese. In una lettera pastorale pubblicata nei giorni scorsi al termine
della loro 80ª plenaria a Bogotà, i presuli richiamano in particolare l’attenzione
di candidati ed elettori su alcune questioni prioritarie che a loro giudizio sono:
“la soluzione politica al conflitto civile che da anni affligge il Paese, la difesa
della vita umana, la lotta alla povertà, il benessere sociale e l’impegno per la pace
e il bene comune”. L’Episcopato non appoggia nessun candidato particolare, poiché
- afferma il documento - esso “non pretende di esercitare alcun tipo di pressione
o di limitare la libertà di opinione dei cattolici”. Il suo obiettivo è piuttosto
di “educare e illuminare”. I vescovi colombiani hanno tuttavia idee molto chiare sui
candidati e le cause che meritano il sostegno del voto cattolico, come ha precisato
alla conferenza stampa conclusiva mons. Hector Gutierrez Pabon, vescovo di Engativa:
“Un cattolico – ha scandito - vota per la vita, per la famiglia, per l’ambiente, per
la giustizia”. A preoccupare in particolare la Chiesa colombiana sono i tentativi
di legalizzare l’aborto, le pressioni per il riconoscimento dei matrimoni omosessuali
e tutte le altre minacce che oggi insidiano la famiglia anche in Colombia. I vescovi
sottolineano anche l’urgenza di un impegno serio delle forze politiche contro la povertà
e per la promozione di uno sviluppo sostenibile, dell’occupazione, della crescita
economica in Colombia. In conclusione, il documento ribadisce l’assiduo impegno della
Chiesa locale per la riconciliazione e la pace nel Paese ed esorta i colombiani a
contribuire alla lotta contro “la corruzione, il narcotraffico e la violenza”, scegliendo
candidati seriamente rimpegnati su questo fronte. Il conflitto civile in Colombia
vede contrapposte da quattro decenni le forze governative e, da un lato, le forze
paramilitari delle sedicenti “Autodifese unite della Colombia” (AUC) e, dall’altro,
i guerriglieri di estrema sinistra delle Farc e dell’Eln. Ogni anno esso causa mediamente
più di 3.500 vittime, cui vanno aggiunti centinaia di migliaia di sfollati. La Chiesa,
che ha anch’essa pagato il suo tributo di sangue, da anni cerca di mediare tra le
parti. (Cns – ZENGARINI)