STATI UNITI: LA PORTAVOCE DEI VESCOVI PLAUDE LEGGE PER LA SOSPENSIONE DELLA RU-486
WASHINGTON, 4 feb. - Negli Stati Uniti, la portavoce della Commissione episcopale
per le attività pro-vita Deirdre McQuade ha plaudito una proposta di legge che vuole
sospendere la commercializzazione nel Paese della pillola abortiva Ru-486. Il farmaco,
che come è noto impedisce l’annidamento dell’ovulo nell’utero, era stato approvato
nel 2000 dalla Food and Drug Administration (Fda), l’agenzia americana di controllo
sui cibi e sui farmaci. Una decisione però contrastata, in quanto non sarebbero stati
verificati gli effetti collaterali sulla donna, come prova, tra gli altri, il caso
di Holly Patterson, una giovane californiana morta per shoc anafilattico dopo l’assunzione
della pillola Ru-486. La proposta di legge, intitolata alla ragazza, chiede la sospensione
dell’autorizzazione per consentire appunto gli accertamenti necessari. “Se i fautori
dell’aborto credono che la Fda abbia rispettato la legge non dovrebbero avere nulla
da temere dal provvedimento”, ha commentato la portavoce dei vescovi americani. “Se
invece ha forzato le regole per accelerare l’approvazione del farmaco, l’agenzia ha
chiaramente fatto prevalere gli interessi dell’industria dell’aborto a scapito della
salute delle donne e dovrebbe risponderne”. (Cns – LZ)