il dolore del Papa per l'omicidio in Turchia di don Andrea Santoro
(06 febbraio 2006) Sgomento e dolore nella Chiesa per l’omicidio di don Andrea Santoro,
il sacerdote pontino di 58 anni ucciso ieri nella parrocchia di Santa Maria a Trebisonda,
in Turchia, dall’arma di uno sconosciuto. Benedetto XVI, in un telegramma di
cordoglio inviato al cardinale vicario Camillo Ruini, si dice ''profondamente
colpito dalla tragica scomparsa di don Andrea Santoro, ucciso a Trebisonda, in Turchia,
mentre era raccolto in preghiera'', assicurando la sua ''sentita partecipazione
al dolore dell'intera chiesa di Roma per la grave perdita di un cosi' stimato e zelante
sacerdote Fidei donum''. Il Papa auspica nel messaggio che il ''sangue versato''
del sacerdote ''diventi seme di speranza per costruire un'autentica fraternita'
tra i popoli'' ed afferma di elevare ''fervide preghiere di suffragio per il coraggioso
testimone del vangelo della carita'''. La benedizione apostolica del Papa viene
inviata ''ai familiari, in particolare all'anziana mamma tanto provata''. In un
altro telegramma, inviato al vicario apostolico dell'Anatolia, monsignor Luigi Padovese,
Benedetto XVI esprime la sua ''particolare vicinanza'' alla comunita' cristiana in
Turchia riaffermando la propria ''ferma deplorazione per ogni forma di violenza”.
Intanto
mentre si attende l’arrivo della salma a Roma per le esequie, si cerca di conoscere
i motivi all’origine dell’omicidio. Il servizio di Giancarlo La Vella:
Ma l’omicidio
del sacerdote italiano in Turchia può essere effettivamente collegato alle forti tensioni
nel mondo musulmano per le vignette su Maometto circolate in Europa? Risponde Antonio
Ferrari, inviato speciale del Corriere della Sera, intervistato da Roberto Piermarini:
Ascoltiamo
ora un ricordo di don Andrea Santoro nelle parole di mons. Luigi Padovese, vicario
apostolico dell’’Anatolia: