2006-02-02 18:02:53

INDIA: PRESI A SASSATE DAGLI INDU' UN VESCOVO E TRE SACERDOTI


NEW DELHI, 2 feb. - La Conferenza episcopale indiana (Cbci), tramite il suo portavoce, condanna l’aggressione di mons. Thomas Dabre, vescovo di Vasai, e invita nuovamente il governo ad assicurare che “in India frange di fanatici non prendano in mano la legge”. Il presule è stato attaccato il 29 gennaio scorso da una folla indù mentre visitava una casa per bambini poveri in un villaggio nello stato occidentale del Maharashtra. Circa 200 militanti indù hanno lanciato pietre contro mons. Dabre e contro i tre sacerdoti che lo accompagnavano, ferendone uno. Il vescovo ed i sacerdoti erano stati invitati nel villaggio di Gosali all’inaugurazione di una scuola per giovani tribali. Il lancio di pietre ha provocato danni anche all’edificio scolastico.
Secondo il portavoce della Conferenza episcopale indiana il caso di mons. Dabre “è un chiaro segno che gruppi di fanatici stanno cercando di prendere la legge nelle loro mani e ostacolare il nobile lavoro che la Chiesa cattolica svolge in India”. Gli estremisti indù si oppongono all’impegno della Chiesa a favore dell’elevazione culturale ed economica dei tribali. Il portavoce ha aggiunto che l’incidente “è un’altra prova che fondamentalismo e elementi anti-sociali cercano di creare ostacoli al lavoro sociale e umanitario della Chiesa in India”.
Il portavoce della Cbci chiede al governo centrale e locale di intervenire in modo deciso contro i responsabili dell’attacco e adottare misure che impediscano il ripetersi di azioni simili.
Stessa richiesta era stata rivolta alle autorità dal card. Ivan Dias, arcivescovo di Mumbai, all’indomani dell’attacco. “Un così barbarico episodio di violenza – ha detto il porporato – è una disgrazia per la stessa cultura indiana di rispetto e di tolleranza e, nello stesso tempo, mostra la mancanza in questi gruppi politico-religiosi del senso di democrazia civilizzata”.
In un comunicato congiunto la All India Catholic Union, l'equivalente in India dell'Azione Cattolica, e il Bombay Catholic Council definiscono l’aggressione un tentativo di “intimidazione” ed annotano che se "gli abitanti non avessero fatto resistenza agli estremisti, poteva succedere qualcosa di grave”.
(Asianews - MANCINI)







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