ANGOLA: APPELLO DELL’ARCIVESCOVO DI LUANDA CONTRO IL DEGRADO DELLA CAPITALE PROVOCATO
DALL’ESODO DALLE CAMPAGNE
LUANDA, 2 feb. - In Angola, l’arcivescovo di Luanda, mons. Damiao Franklim,
ha esortato i concittadini e in particolare i cristiani a contribuire al miglioramento
della qualità di vita della loro città e a costruire nel Paese una nuova civiltà dell’amore,
fondata sulla verità, la giustizia e la libertà. L’occasione è stata la Santa Messa
celebrata nei giorni scorsi per il 430° anniversario della fondazione della città
da parte dei portoghesi. Alla solenne liturgia, concelebrata in cattedrale dall’arcivescovo
emerito di Luanda card. Alexandre do Nascimento, hanno partecipato 8mila fedeli, il
sindaco e diverse autorità governative. “Se ogni cittadino rispettasse il suo prossimo,
smettesse di pretendere soluzioni dal Governo e promuovesse la solidarietà, evitando
l’opportunismo - ha detto mons. Franklim - Luanda potrebbe essere più vivibile”.
Il presule ha ammesso la difficoltà a gestire una situazione che vede affluire ogni
giorno nella capitale angolana centinaia di persone attirate dal miraggio di una vita
migliore che però si scontra con la realtà del sovraffollamento e del degrado urbano
ad esso conseguente. Egli si è però appellato al senso civico dei luandesi, perché
sia evitato il disordine e promossa l’armonia sociale. All’origine dell’esodo verso
Luanda è la difficile situazione delle campagne, conseguenza della guerra civile che
per decenni ha insanguinato il Paese provocando, secondo stime non ufficiali, un milione
di morti e quattro milioni di profughi. (Angolapress - LZ)