(29 gennaio 2006 - RV) In Israele, il ministro della Difesa, Shaul Mofaz, ha ribadito
che lo Stato ebraico non negozierà con Hamas e ha annunciato nuove “azioni mirate”
contro esponenti di gruppi estremisti palestinesi. I leader di Hamas hanno chiesto,
invece, un incontro con il cancelliere tedesco, Angela Merkel, in visita in Israele
e nei Territori. La formazione fondamentialista, che ha ventilato nei giorni scorsi
l’ipotesi di un dialogo con Israele tramite mediatori terzi, ha anche dichiarato di
non considerare gli Stati Uniti un Paese nemico. Ma quali sono le condizioni ritenute
imprescindibili dallo Stato ebraico per accettare un eventuale negoziato con Hamas?
Amedeo Lomonaco lo ha chiesto al ministro consigliere dell’ambasciata di Israele a
Roma, Elazar Cohen: