CILE: IL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE INCONTRA IL RAPPRESENTANTE DI UN MOVIMENTO
OMOSESSUALE
SANTIAGO, 19 gen. - – Faccia a faccia tra il Presidente dei vescovi cileni e vescovo
di Rancagua, mons. Alexander Goic e il numero uno del Movimento per l’integrazione
e la liberazione degli omosessuali (Movilh), Rolando Jiménez. Durante il colloquio,
il presule ha precisato la posizione della Chiesa in materia di omosessualità: “Difendiamo
la dignità di tutti e rimaniamo sempre aperti al dialogo”. Mons. Goic ha inoltre aggiunto
che: “Siamo disposti a parlare e a confrontarci con tutti coloro che sono interessati
più o meno direttamente al tema. Non ci sottraiamo alle interviste, purché prevalga
la sincerità e la chiarezza”. Il presule ha tenuto a ribadire ad Jiménez che: “Ogni
uomo è figlio di Dio creato a sua immagine e somiglianza. Per questo merita il nostro
profondo rispetto. La dignità è quindi sacra”. E per fugare qualsiasi dubbio sul concetto
di matrimonio, è intervenuto p. Fernando Chomali, membro della Commissione nazionale
di Bioetica della Conferenza episcopale cilena: “Per noi il matrimonio è l'unione
fra un uomo e una donna da cui poi nasce la vita. La Chiesa non chiude le porte agli
omosessuali, anzi li accoglie con amore invitandoli alla castità”. P. Chomali ha aggiunto
che: “La Chiesa sosterrà sempre le sue posizioni ogni qualvolta si legifererà sul
matrimonio”. Soddisfazione per i toni dell’incontro è stata espressa dal presidente
del Movilh, il quale ha evidenziato che “permangono profonde distanze tra le idee
della Chiesa e le sue”. Sulle critiche sollevate da Jiménez nei confronti di chi rappresenta
ufficialmente la Chiesa in Cile, il Presidente dei vescovi ha ribadito che la guida
di ciascuna diocesi è affidata al vescovo titolare e, a livello nazionale, sovrintende
la Conferenza episcopale, come organismo collegiale. (Aci 17 gen. – DIONISI)