2006-01-10 14:44:38

All'ONU l'arcivescovo Migliore chiede uno strumento legale contro il commercio internazionale delle armi.


(10 gennaio 2006 - RV) Di armi ha parlato ieri l’arcivescovo Celestino Migliore. L’Osservatore permanente della Santa Sede presso l’ONU ha sottolineato che è tempo di iniziare una seria riflessione sulla possibilità di negoziare un vincolante strumento legale riguardo al commercio internazionale di armi. Lo ha detto intervenendo a New York al comitato ONU per la preparazione della Conferenza sulla prevenzione ed eliminazione del commercio illecito di armi leggere. Il servizio di Fausta Speranza: RealAudioMP3


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Il nuovo strumento per combattere il traffico illecito di armi, che suggerisce l’Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, dovrebbe essere basato sui più importanti principi internazionali di legge e, in particolare, sui diritti umani e sulle norme che regolano questioni umanitarie. Uno strumento di questo genere potrebbe efficacemente contribuire a sradicare il traffico illecito di armi e a sottolineare le responsabilità degli Stati. Il punto chiave, secondo l’arcivescovo Migliore, è prestare davvero grande attenzione per ridurre la domanda di piccole armi e armi cosiddette leggere. Ed ecco che il presule mette in luce come sia importante arrivare a livello della società civile per capire le dinamiche che danno il via a conflitti, crimini, violenze. L’obiettivo vero deve essere “promuovere una reale cultura di pace e di vita tra tutti i membri della società”: questo è il segreto per ridurre la domanda di armi. Una sfera determinante è quella che riguarda le attività di scolarizzazione, primo passo per la formazione della società civile, con la quale è fondamentale cooperare. Indicando in quale direzione muovere la riflessione per il futuro, l’arcivescovo Migliore sottolinea l’importanza di incontri come quello di ieri, che mantengono aggiornato il dibattito dopo l’adozione nel 2001 del Programma di Azione per prevenire, combattere e sradicare il commercio illecito di armi piccole o leggere. Quello – ricorda il presule – è stato un primo passo fondamentale in materia.
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