2006-01-06 15:48:38

Dossier Fides: calpestata la dignità di oltre 800 milioni di bambini


(06 gennaio 2006 ) In un dossier pubblicato oggi la FIDES, l’agenzia missionaria vaticana, sottolinea alcune situazioni particolarmente critiche del disagio infantile. Il documento, che aggiorna un’inchiesta avviata due anni fa, sottolinea anche l’impegno della Chiesa su questo fronte. Abitano nelle favelas, lavorano nelle miniere, frugano nelle discariche. Sono costretti a prostituirsi o a combattere in prima linea. Vittime, infine, della fame, dell’AIDS, dell’abbandono e dell’ignoranza. In questo desolante scenario il bambino viene reificato, ridotto a cosa, a merce. Merce, che secondo il rapporto, per molti uomini rappresenta solo un buon affare. Sono 1,2 milioni i minori sotto i 18 anni di età coinvolti annualmente nel traffico di esseri umani. Un affare da 1,2 miliardi che offre nuovi schiavi al mercato delle adozioni e dell’espianto di organi. La “materia prima” proviene dai Paesi poveri, in quelli ricchi invece si trova gran parte del “mercato”. Per matrimonio, prostituzione e schiavitù, ogni anno sono 4 milioni le bambine comprate e vendute. Ed è il continente indiano l’area del mondo più colpita dal fenomeno. E’ qui infatti che si contano mezzo milione di baby prostitute, circa 7mila all’anno ''esportate'' soltanto dal Nepal. Ma il quadro degli orrori che offusca l'infanzia di molte bambine non finisce qui: ogni anno – afferma il dossier - mutilazioni genitali vengono praticate su due milioni di ragazzine. Altro capitolo allarmante sono poi gli oltre 120 milioni di bambini di strada. La metà di loro vive nel continente sud americano, 30 milioni circa in Asia. Tuttavia, dopo il crollo dell’impero sovietico, il fenomeno è in crescita anche nelle città più grandi dell'Europa. Hanno tra i 5 e i 16 anni, ma ce ne sono anche di 3 o 4 anni. Molti fanno i “riciclatori di rifiuti” nelle enormi discariche, ai margini delle megalopoli del terzo millennio. Inoltre, malgrado i controlli, i bambini continuano ad essere utilizzati nei lavori più faticosi, perché sono più disponibili e soprattutto costano poco. Secondo dati ONU questa situazione riguarda 211 milioni di piccoli tra i 5 e i 14 anni, concentrati in massima parte in Asia. Lavorano spesso in condizioni malsane e senza diritti. Nel documento si parla di “non cittadini”. Si calcola infatti che almeno 50 milioni di piccoli non vengano registrati alla nascita nei Paesi in via di sviluppo. Solo in Asia, secondo stime dell’Unicef, sono 24 milioni le nascite non registrate, e si sale a 28 milioni in Africa sub sahariana. E non è tutto. Sono 300mila i bambini “arruolati” sul fronte di guerre dimenticate che insanguinano oltre 40 Paesi del mondo. Per questi sopravvivere è una scommessa; ed è difficilissimo guarire dalle ferite dell’anima e della memoria. La guerra - prosegue il documento della FIDES- ha lasciato dietro di se' un milione di orfani, sei milioni di handicappati. Le mine anti-uomo uccidono dai 15 ai 20 di persone milioni ogni anno: uno su cinque e' un bambino. Una guerra infinita che l'infanzia è costretta a combattere senza capire perchè. Unicef e Organizzazione Mondiale della Sanità, concordano inoltre nell'indicare che proprio i giovanissimi sono le vittime più indifese della fame: ogni anno ne muoiono sei milioni; mentre più di 400 milioni sono quelli denutriti. 500 mila, infine, sono i minori che muoiono di AIDS. Il dossier completo è disponibile sul sito internet dell’agenzia FIDES, www.fides.org. (E.B.)









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