Le parole del Papa ieri alla vigilia dell'Epifania e il commento di mons. Ravasi
(06 gennaio 2006 - RV) L’Epifania vissuta attraverso gli occhi di Maria: ieri nella
vigilia della Solennità della Manifestazione del Signore, Benedetto XVI ha messo l’accento
sul dono che la Vergine continua a presentare oggi al mondo come duemila anni fa ai
Re Magi. L’occasione è stata offerta dall’udienza agli Addetti dell’Anticamera pontificia,
che prestano il loro prezioso servizio durante gli incontri del Papa con le autorità
politiche e gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede. Sull’incontro tenutosi
in Sala Clementina, ci riferisce Alessandro Gisotti:
Questa mattina
Benedetto XVI presiede nella Basilica Vaticana la Santa Messa nella Solennità dell’Epifania.
Alle 12.00 si affaccerà poi dalla finestra del suo studio per il consueto Angelus
festivo. La Radio Vaticana trasmetterà in diretta i due avvenimenti. Nell’Epifania
si celebra la manifestazione di Cristo ai popoli del mondo: i Magi, guidati dalla
stella, giungono dall’Oriente per adorare Gesù Bambino. Gli portano tre doni: l’oro
e l’incenso che proclamano il Re e Dio immortale e la mirra che annuncia l'Uomo deposto
dalla Croce. Sul significato teologico di questa Solennità, Roberta Moretti ha intervistato
il biblista e teologo, mons. Gianfranco Ravasi: