Iraq: proteste di sunniti e sciiti laici per le legislative. Scontro Italia-Usa sul
caso Calipari
(23 dicembre 2005 - RV) In Iraq sono 35 i gruppi politici che ieri hanno firmato un
documento di protesta in cui definiscono fraudolente le elezioni del 15 dicembre scorso
e minacciano di boicottare il nuovo Parlamento se un’autorità internazionale non riesaminerà
il voto. Gli scontenti sono soprattutto sunniti e sciiti laici, che sono stati nettamente
battuti dagli sciiti religiosi, vicini all’ayatollah Al Sistani. Sentiamo Paolo Mastrolilli:
Quali i motivi
di questi contrasti post-elettorali tra le varie fazioni irachene dopo la grande prova
di democrazia dimostrata dalla popolazione irachena che era andata a votare in massa
vincendo la paura del terrorismo? Alessandro De Carolis lo ha chiesto al vescovo di
Kirkuk, Louis Sako:
C’è contrasto
tra magistratura italiana e Stati Uniti sul caso Calipari. La Procura di Roma ha iscritto
ieri nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio, Mario Lozano, il soldato
americano che sparò ad un ceck point in Iraq, uccidendo il funzionario dei servizi
segreti e ferendo la giornalista Giuliana Sgrena appena liberata. Il Pentagono conferma,
invece, le conclusioni dell’inchiesta congiunta, secondo la quale si trattò di un
tragico incidente. Il servizio di Barbara Schiavulli: