BURKINA FASO: COMMISSIONE EPISCOPALE PER IL DIALOGO CON L'ISLAM
OUGADOUGOU, 7 dic. - La situazione dei rapporti interreligiosi nel Burkina Faso è
nel complesso buona, anche se non mancano problemi che richiedono approfondimenti
e nuove strategie per migliorare la convivenza tra cristiani e musulmani. E’ il quadro
emerso dalla recente sessione della Commissione episcopale per il dialogo con l’Islam
svoltasi a fine novembre nella capitale Ouagadougou. La sessione è servita sostanzialmente
a fare il punto dello stato dei rapporti islamo-cristiani in Burkina Faso e quindi
a definire piani di intervento per il futuro. Partendo dalle conclusioni dell’incontro
nazionale dell’estate scorsa a Koumi sui problemi della convivenza tra cristiani e
musulmani nei Paesi dell’Africa occidentale francofona, i delegati hanno confrontato
le iniziative promosse in questo ambito nelle singole diocesi burkinabé. Dal confronto
è emersa, in particolare, l’esperienza positiva della nuova diocesi di Dori, dove
le due comunità sono riuscite ha stabilire una fruttuosa collaborazione, a riprova
del fatto che il dialogo tra cristiani e musulmani non solo è possibile in Burkina
Faso, ma è anche benefico per la società. Tra i nodi critici è stato invece evidenziato
quello dei matrimoni misti tra cristiani e musulmani il cui esito non è sempre felice.
Per questo la Commissione ha raccomandato un’approfondita riflessione dell’episcopato
sul problema, evidenziando la necessità di puntare su una migliore preparazione catechistica
dei giovani prima del matrimonio e di un accompagnamento pastorale delle coppie miste
dopo le nozze. Sempre con l’obiettivo di migliorare il dialogo islamo-cristiano in
Burkina Faso, essa ha inoltre proposto di inviare giovani sacerdoti burkinabé a studiare
islamologia in Paesi islamici. Paese a maggioranza animista, il Burkina Faso conta
una significativa minoranza islamica (il 25 per cento), mentre i cristiani sono il
10 per cento della popolazione. (Sidwaya/Comunicato finale – LZ)