2005-11-23 17:26:31

LIBANO: CHIUSURA ASSEMBLEA PATRIARCHI E VESCOVI MARONITI


 
BEIRUT, 23 nov. - La comunità internazionale mantenga le sue promesse verso il Libano e verso i cristiani nel Paese, perché "la presenza cristiana in Libano è una condizione necessaria ed indispensabile per la prosperità e la difesa della presenza cristiana in tutto il Medio Oriente". E' l'appello contenuto nel messaggio conclusivo della 39.ma assemblea dei patriarchi e vescovi libanesi, svoltasi nei giorni scorsi nella sede del patriarcato a Bkerké. L'assemblea è stata dedicata alla formazione degli adulti, vista anche come uno strumento per promuovere una presenza più attiva dei cattolici nel futuro della società libanese. Il documento finale insiste in particolare sull'importanza dei centri di formazione teologica, diffusi in molte diocesi e accolti positivamente dai fedeli, consigliando come testo base per i cammini formativi il Catechismo della Chiesa cattolica. I presuli sottolineano poi il ruolo insostituibile della famiglia, della parrocchia e dei movimenti apostolici sorti in questi ultimi anni in Libano per la catechesi degli adulti, esprimendo preoccupazione per le difficoltà a cui è esposta oggi la famiglia cristiana nel Paese, minacciata dalla crisi economica, ma anche dalla diffusione delle unioni di fatto, del divorzio e dei matrimoni misti.
Il documento si sofferma infine sul valore e i meriti dei mezzi di comunicazioni sociale. A questo proposito, i vescovi esprimono la loro solidarietà con la “Voix de la Charité”, l’emittente cattolica libanese bersaglio a maggio di un’autobomba. Essi interpretano come un "segno dei tempi" la presenza in Libano di oltre 70 periodici cristiani che, affermano, costituiscono una ricchezza enorme per il tessuto sociale libanese e per l’intero mondo arabo ed esprimono quindi il desiderio di potere presto pubblicare un giornale cattolico a diffusione nazionale sul modello del quotidiano italiano “Avvenire”.
(AsiaNews – LZ)







All the contents on this site are copyrighted ©.