SOFIA, 15 novembre - Il governo di Sofia potrebbe presto decidere di reintrodurre
l’insegnamento obbligatorio della religione nelle scuole, riammessa in Bulgaria nel
1998 solo come materia facoltativa. L’ipotesi è stata discussa nei giorni scorsi dal
Ministro dell’Istruzione Daniel Vulchev insieme alla Commissione parlamentare sui
diritti della persona e gli affari religiosi. Al termine dell’incontro il ministro
ha accettato di lanciare un sondaggio di opinione per conoscere gli orientamenti dei
cittadini bulgari in materia. In un precedente sondaggio condotto nel 1997 la maggioranza
degli intervistati si era detta favorevole. Attualmente del circa milione di studenti
in Bulgaria, solo 13.336 hanno scelto di seguire corsi facoltativi di educazione religiosa
impartiti da 158 professori in tutto il Paese. L’eventuale reintroduzione dell’ora
di religione obbligatoria renderebbe quindi necessaria l’immissione in ruolo di nuovi
docenti di religione e la preparazione di sussidi specifici. La stragrande maggioranza
dei bulgari si professa ortodossa. I cattolici, di rito latino e bizantino-slavo,
sono appena l’1 per cento della popolazione. (Apic – LZ)