Iraq: la visita a Roma del presidente Talabani che domani sarà in udienza dal Papa
(09 novembre 2005 - RV) Ancora violenze in Iraq. Sette poliziotti iracheni sono rimasti
uccisi oggi per l’esplosione di un’autobomba a Baquba, a nord di Baghdad. Nella città,
con l’avvicinarsi delle elezioni legislative del 15 dicembre, sono riesposi gli scontri
tra sciiti e sunniti. Nella capitale, invece, è stato assassinato un autista dell’ambasciata
sudanese.
E' clamorosa inoltre la denuncia che emerge dall'inchiesta di
Rainews 24, ''Fallujah - La Strage Nascosta'' trasmessa da Rai News 24 e presentata
nella sede della Federazione nazionale stampa italiana a Roma. Le immagini e le testimonianze
trasmesse proverebbero che armi chimiche, in particolare Fosforo bianco, sarebbero
state utilizzate dall'esercito americano in Iraq per l'attacco alla città di Falluja
nel novembre del 2004. Di questa ipotesi, smentita dal Pentagono, si era parlato tuttavia
già lo scorso giugno, quando due medici di Falluja erano stati invitati nella capitale
da alcuni parlamentari italiani. Tra questi l’on.Silvana Pisa dei DS. Adriana Masotti
l’ha intervistata.
Intanto
prosegue la visita a Roma del presidente iracheno Talabani. Ieri ha incontrato il
premier italiano, Berlusconi, mentre domani sarà ricevuto da Benedetto XVI. Ma che
significato ha questa visita in Vaticano alla luce del difficile percorso dell’Iraq
verso la democrazia? Giancarlo La Vella lo ha chiesto a Fulvio Scaglione, vicedirettore
di Famiglia Cristiana:
E
ieri l’Onu ha prolungato fino a tutto il 2006 il mandato della forza multinazionale
in Iraq, guidata dagli Stati Uniti. Il presidente Talabani a Roma ha parlato di un
ritiro graduale del contingente internazionale. Nei giorni scorsi anche il ministro
della Difesa italiano Antonio Martino aveva auspicato una simile decisione per le
truppe inviate da Roma, da raggiungere congiuntamente con governo e opposizione. Stamani,
sempre nella capitale italiana, Martino ha inaugurato l’anno accademico 2005 - 2006
del Centro Alti Studi per la Difesa, alla presenza del Capo di Stato Maggiore della
Difesa, ammiraglio Giampaolo Di Paola, e del presidente dell’organismo, il generale
Vincenzo Camporini.