INDIA: VISITA DEL NUNZIO AGLI STATI DI NAGALAND E DI MANIPUR
NEW DELHI, 8 nov. - “Usare lo straordinario potere dell’amore” per contrastare la
violenza e l’odio. E’ l’appello rivolto alla popolazione indiana dal Nunzio Apostolico
mons. Pedro Lopez Quintana nella sua recente visita nell’ India Nord-orientale. Nel
suo primo viaggio nella travagliata area, il Nunzio ha visitato gli stati di Nagaland
e di Manipur, due dei sette stati del Nordest dell’India.
Mons. Lopez Quintana
è stato accolto con benevolenza dalle autorità civili locali, con le quali ha parlato
dell’urgenza di riportare pace e benessere sociale nell’area, tormentata da conflitti
etnici e sociali. Il Nunzio ha incontrato nello stato del Nagaland la comunità cattolica
della diocesi di Kohima, il cui territorio copre l’intero stato. “La realtà che vi
circonda è piena di violenza”, ha detto il Nunzio agli oltre 7 mila fedeli riuniti
nella cattedrale di Kohima, invitando i presenti a essere “artigiani della pace”.
“Sapete quanto dobbiamo tenere a cuore la pace nel mondo. Rispondete alla violenza
cieca e all’odio disumano con lo straordinario potere dell’amore”, ha aggiunto, esortando
a sperimentare il perdono e a non lasciarsi coinvolgere in “forme di nazionalismo
esasperato, razzismo e intolleranza”.
Lo stato del Nagaland è attraversato
da un forte conflittualità di natura etnica poiché il gruppo indigeno di maggioranza,
i Naga, da oltre 50 anni rivendica un governo indipendente, separato dalla madrepatria
indiana. La campagna per l’indipendenza negli ultimi trent’anni ha generato violenza
contro altri gruppi etnici minoritari e contro l’esercito federale dell’Unione Indiana,
causando oltre 100mila morti. Attualmente sono in corso negoziati fra rappresentanti
dei Naga e le autorità governative.
Anche nel vicino stato di Manipur la visita
del Nunzio è stata accolta con benevolenza. Il rappresentante della Santa Sede si
è unito alle celebrazioni per il 25° anniversario di erezione dell’arcidiocesi di
Imphal. Mons. Lopez Quintana ha esortato le comunità cristiane presenti nella zona
a lavorare fianco a fianco e a pregare per riportare pace e serenità fra la popolazione
locale. (Fides – MANCINI)