2005-11-04 18:18:41

UZBEKISTAN: CERIMONIA COMMEMORATIVA PER "NOSTRA AETATE"


TASHKENT, 4 NOV. - Il 40° anniversario della Dichiarazione “Nostra Aetate”, il documento conciliare sui rapporti della Chiesa cattolica con le religioni non cristiane, è stato celebrato nei giorni scorsi nella capitale uzbeka Tashkent con un incontro interreligioso e un concerto offerto dall’Ambasciatore di Israele in Uzbekistan, Emmanuel Mehl. Alla serata, ospitata dalla chiesa del Sacro Cuore, erano presenti, oltre ai rappresentanti della comunità cattolica ed ebraica locale, anche esponenti musulmani e di altre confessioni cristiane, in tutto 250 persone. Ad accogliere gli ospiti l’Amministratore apostolico, mons. Jerzy Makulewicz, che ha ricordato il profondo legame che unisce la Chiesa cattolica con il Popolo del Libro: “Noi cattolici – ha detto – non possiamo dimenticare che la Chiesa ha ricevuto la Rivelazione dell’Antico Testamento attraverso un popolo con cui il Signore, nella Sua ineffabile misericordia, aveva concluso l’Antica Alleanza”. Per questo, ha enfatizzato, la Dichiarazione “riserva un posto d’onore alla relazione della Chiesa cattolica con il popolo di Abramo”. E proprio sulla portata storica del documento, che segnò una svolta nei rapporti tra cristiani ed ebrei, si è soffermato nel suo intervento l’Ambasciatore Mehl: “Ci sono voluti 2000 anni per riconciliare il cristianesimo con il giudaismo, per superare l’odio, le incomprensioni e le persecuzioni”. Questo documento “ha invece stigmatizzato l’anti-semitismo e l’odio razziale. Oggi - ha quindi sottolineato - dobbiamo continuare questo dialogo per superare il passato e costruire un futuro migliore”. Un dialogo, ha precisato “necessario non solo tra ebrei e cristiani, ma anche con il mondo islamico. L’Uzbekistan è il posto giusto per portarlo avanti, perché è uno stato islamico moderato”.
In Uzbekistan, su una popolazione di 26,9 milioni di abitanti, l’88% sono musulmani, il 9% ortodossi e il rimanente 3% di altre religioni. La piccolissima comunità cattolica è distribuita in cinque parrocchie: Tashkent, Buchara, Ferghana, Samarcanda e Urgench. 
(Ucan – LZ)







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