(26 ottobre 2005 - RV) Dopo un’estenuante scrutinio durato 10 giorni, è certo che
la Costituzione irachena ha superato la prova referendaria. E’ stata approvata infatti
con oltre il 78% dei voti. I sunniti, che non sono riusciti a bloccare l’approvazione
sfruttando la norma che consentiva di bocciare la carta se almeno tre province avessero
detto no con almeno due terzi dei voti, denunciano brogli. Soddisfazione degli Stati
Uniti che ieri però hanno pianto il loro morto numero 2 mila tra i militari. Da Baghdad:
Barbara Schiavulli:
Ma quale significato
ha l’approvazione della Costituzione per il futuro dell’Iraq? Salvatore Sabatino lo
ha chiesto a Erfan Rashid, giornalista iracheno sunnita, caporedattore del settore
arabo dell’ADN Kronos Internazionale:
Dunque, un
traguardo importante per l’Iraq, che sembra incanalato verso la democrazia, anche
se il cammino non sembra certo facile. Ne è convinto lo scrittore iracheno Younis
Tawfik, al microfono di Salvatore Sabatino: