(17 ottobre 2005 - RV) In Iraq continua l’operazione di scrutinio delle schede del
referendum sulla costituzione. Alta l’affluenza alle urne, ma non sono mancate le
violenze. 5 marines sono stati uccisi dalla guerriglia. E la risposta americana non
si è fatta attendere: bombardata più volte Ramadi, una delle città più calde del cosiddetto
triangolo sunnita. Da Baghdad: Barbara Schiavulli
Il testo
costituzionale afferma che l’Iraq è uno Stato indipendente e sovrano con un sistema
di governo repubblicano e parlamentare. Su questo assetto delineato dalla Carta fondamentale
irachena, ascoltiamo al microfono di Amedeo Lomonaco il commento dell’arcivescovo
di Kirkuk, Louis Sako: