2005-10-14 18:51:24

R.D.CONGO: VESCOVI CHIEDONO LA FINE DELLO SCIOPERO DEGLI INSEGNANTI


KINSHASA, 14 ott. - Nella Repubblica Democratica del Congo gli insegnanti sono in sciopero da quasi un mese e mezzo. Il sistema scolastica è letteralmente paralizzato. In questa situazione sono voluti intervenire congiuntamente i vescovi congolesi chiedendo agli insegnati di porre fine al loro sciopero e al governo di mantenere le promesse di miglioramenti agli stessi insegnanti. “Invitiamo il governo a prendersi le sue responsabilità - scrivono i vescovi in una dichiarazione di lunedì scorso -, ma per evitare un anno in bianco agli studenti e agli insegnanti, ed aspettando che il governo dimostri la propria buona fede entro il 20 ottobre, come promesso da sua Eccellenza il Presidente della Repubblica, la Chiesa esorta gli insegnanti a riprendere il lavoro". Lo sciopero degli insegnanti congolesi è iniziato lo scorso 5 settembre. Gli insegnanti scioperano per protestare per i bassi salari loro corrisposti. I genitori inoltre sono chiamati a pagare una parte degli stipendi degli insegnanti. Lo Stato infatti paga gli insegnanti delle scuole pubbliche e convenzionate un salario che va dai 12 ai 28 euro al mese e spesso il contributo mensile non arriva. Il rimanente è a carico delle famiglie. Il rischio da parte degli studenti di perdere l’anno scolastico deriva dagli accordi dell'UNESCO che prevedono che se si superano i 45 giorni di sciopero, viene dichiarato "anno bianco", cioè anno non valido per acquisire i titoli scolastici.

In alcuni istituti scolastici cattolici gli insegnanti sono già ritornati al lavoro permettendo agli studenti di ricominciare a seguire le lezioni. Lo sciopero in atto coinvolge anche le scuole cattoliche. Nella Repubblica Democratica del Congo la Chiesa gestisce 208 scuole materne con 18.405 alunni, 7.859 scuole elementari con 2.246.304 scolari, 2.904 istituti medi inferiori e superiori con 622.545 studenti.
(Fides - MANCINI)







All the contents on this site are copyrighted ©.