BRASILIA 5 ott. - Manifestazioni si stanno tenendo oggi in varie località del Brasile
a sostegno di monsignor Luiz Flávio Cappio, vescovo francescano di Barra, nello stato
di Bahia, dal 26 settembre in sciopero della fame per impedire che il governo di Brasilia
modifichi il corso del Rio Saõ Francisco danneggiando così gravemente gli abitanti
dell’arido nordest del paese. Lo riferiscono fonti della MISNA, sottolineando tre
curiose e significative coincidenze: nel giorno dedicato a San Francesco si celebra
anche l’anniversario del fiume che porta il suo nome, ribattezzato affettuosamente
dalle popolazioni rivierasche ‘Velho Chico’ (Vecchio Francesco), ed è il compleanno
di ‘Dom’ Luiz, che oggi compie 59 anni. Le dimostrazioni di solidarietà nei confronti
del presule si svolgono a Cabrobó, diocesi dello Stato di Pernambuco dove lui si trova
attualmente e dove è prevista una marcia e una celebrazione eucaristica, a Belo Horizonte,
a Porto Alegre, a Pirapora e Buritizeiro. A otto giorni dall’inizio del digiuno, le
condizioni del francescano “cominciano a farsi critiche, con svenimenti e perdite
temporanee della lucidità e della conoscenza” dicono le fonti. In un documento consegnato
a un notaio, monsignor Cappio aveva promesso di scioperare “fino alla morte” se il
progetto di deviazione del fiume non sarà revocato. Secondo coloro che si battono
contro il piano, tra cui anche la Commissione episcopale brasiliana, deviare il corso
del fiume significherebbe continuare a far irrigare le vaste proprietà terriere a
scapito di quelle piccole. (Misna - MANCINI)