La festa degli Angeli Custodi: presenza reale di divinità e protezione accanto ad
ogni uomo
(02 ottobre 2005 - RV) La Chiesa celebra oggi la festa degli Angeli custodi, creature
poste da Dio al fianco degli uomini. Ma qual è il loro ruolo e che cosa insegna la
dottrina della Chiesa in merito? Giovanni Peduto lo ha chiesto a padre Ermanno Toniolo,
docente dell’Istituto Pontificio Marianum.
********* R.
– La Chiesa, sempre nei padri orientali ed occidentali, ha affermato la loro esistenza,
tanto che Origene, il grande pensatore della fine del II ed inizio III secolo, ha
potuto dire che quando ci riuniamo a celebrare la Lode di Dio, ci sono due assemblee:
l’assemblea nostra visibile e l’assemblea dei nostri angeli che con noi cantano e
compartecipano alla stessa Lode di Dio. Quella dell’angelo custode è una tradizione
possiamo dire accettata e celebrata da tutte le Chiese, viene anche confermata da
quella preghiera che recitiamo e che è ripresa nell’appendice del Catechismo e cioè
“Angelo di Dio, che sei mio custode...”. Sono quindi i nostri affidatari da parte
di Dio e nostri custodi in nome Suo, per aiutarci. Come? Questo non lo sappiamo. Ma
certamente gli angeli custodi sono accanto a noi in nome di Dio, protettori e soccorritori.
D. – Come dobbiamo rapportarci all’angelo custode?
R. – Prima di tutto
ci sono tante esperienze di santi. Chi non ricorda Santa Gemma Galgani, ad esempio,
cui l’angelo custode le faceva addirittura da portalettere? L’angelo custode è realmente
una presenza accanto a noi e quindi lo preghiamo perché ci custodisca, lo preghiamo
già fin dal mattino perché la giornata sia per così dire nella logica di Dio e cammini
secondo le sue strade e lo possiamo anche sempre invocare nei momenti particolari.
D. – All’uomo d’oggi cosa dice la dottrina degli angeli?
R. – Bisognerebbe
distinguere l’uomo d’oggi fra l’uomo che crede e l’uomo che non crede, che discute,
l’uomo razionale e razionalista. Il mondo di Dio ci riporta in un mistero molto più
alto. In Cristo tutto è stato creato, anche gli angeli: essi appartengono a Cristo
per creazione, essi sono di Cristo per missione, essi appartengono alla Chiesa e a
noi per affidamento di Dio, per missione evangelizzatrice e soccorritrice verso di
noi. Sono, dunque, parte viva di questo immenso mondo che si ricapitola in Cristo,
perché il disegno del Padre è quello di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle
del cielo come quelle della terra, quelle visibili e quelle invisibili. Chi crede,
sa: il mistero degli angeli è cantare con loro, cantori della gloria di Dio, la nostra
vista, insieme a Maria. **********