Il commento all'Angelus dell'arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte
(26 settembre 2005 - RV) C’è uno stretto legame tra l’Eucaristia e la carità evangelica,
perché fu Cristo stesso nell’Ultima cena a dare ai discepoli e alla Chiesa nascente
“l’esempio supremo di amore” - lavando i piedi dei Dodici - e affidando loro con il
suo corpo e il suo sangue “la sua più preziosa eredità”. E’ l’insegnamento offerto
ieri all’Angelus da Benedetto XVI, che ha voluto richiamare i cristiani sul valore
della solidarietà e dell’accoglienza verso tutti, sull’esempio dei Santi. Un insegnamento
che dimostra come l’amore cristiano abbia una radice profondamente spirituale, e non
sia frutto di semplice filantropia. Lo ribadisce il l’arcivescovo di Chiesti Vasto,
Bruno Forte, intervistato da Alessandro De Carolis: