KILVA 15 set. - Spoliazioni, scontri, violenze di ogni genere continuano in vasti
territori della Repubblica Democratica del Congo. Dal Katanga mons. Fulgence Muteba,
vescovo di Kilwa-Kasenga, diocesi suffraganea di Lubumbashi, lancia un "grido di disperazione".
Tre sue parrocchie, Mitwaba, Dubie e Pweto stanno subendo una catastrofe umanitaria
perché sono letteralmente occupate da migliaia di profughi e di rifugiati. Analoga
la sorte di altre due parrocchie, quelle di Kilwa e di Kasomeno. Uccisioni, furti,
abusi sono all'ordine del giorno sia da parte delle truppe regolari che da quelle
dei mai-mai. Non mancano le pidemie, la fame è all'ordine del giorno fa sapere il
vescovo, che si lamenta anche del fatto che i drammi di altre regioni congolesi finiscono
sulla stampa, mentre di quello della sua diocesi non si sa niente. Da qui il grido
di disperazione di mons. Muteba e l'invito a risolvere quanto prima il problema dei
mai-mai in questa parte settentrionale del Congo. Negoziati seri, dialogo sincero,
sono queste le due indicazioni che offre il vescovo di Kilwa-Kasenga. (MANCINI)