Verso l’aborto fai-da-te con l’avvio della sperimentazione della pillola abortiva
Ru486 in un ospedale di Torino
(11 settembre 2005 - RV) E’ polemica in Italia dopo il via libera alla sperimentazione
della pillola abortiva all’ospedale Sant’Anna di Torino. La Ru486, questo il nome
del farmaco impiegato già in Francia, Germania e Gran Bretagna, permette di eseguire
l’aborto, entro la settima settimana, senza ricorrere ad un intervento chirurgico,
ma solo in ospedale. Obiettivo dello studio sarebbe quello di confermare l’efficacia
e la sicurezza della Ru486. Intanto il Ministero della salute ha avviato una verifica
immediata sul rispetto delle procedure presso la struttura piemontese. Il cardinale
Severino Poletto, arcivescovo di Torino, ha parlato di “un fatto luttuoso per la comunità
cristiana”. Olimpia Tarzia, segreteria generale del Movimento per la Vita, ha sottolineato
il fatto che in Francia e Germania stanno già facendo marcia indietro sull’aborto
chimico, una sorta di aborto fai-da-te che non è senza rischi per la donna e si presenta
anche più pesante dal punto di vista psicologico: in questo caso è infatti la stessa
madre che somministra al bambino la dose letale. Il commento di Francesco D’Agostino,
presidente dei giuristi cattolici. L’intervista è di Paolo Ondarza.