2005-09-10 14:08:13

L'arcivescovo Cordes, è a New Orleans, per portare la solidarietà del Papa alle popolazioni colpite dall'uragano Katrina


(10 settembre 2005 - RV) Una visita per verificare di persona, come chiesto dal Papa, le condizioni delle popolazioni colpite del sud degli Stati Uniti - colpite dieci giorni fa dall’uragano Katrina - e per portare un incoraggiamento e un contributo alle istituzioni cattoliche impegnate nella fase di emergenza, in vista della ricostruzione. E’ lo scopo della missione che l’arcivescovo Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, ha iniziato oggi nella zona di New Orleans, dove avrà subito un incontro con il vescovo della diocesi, Roberth Muench, e con il presidente delle Catholic Charities statunitensi, il reverendo Larry Snyder.

Domani, nella Cattedrale di Baton Rouge, mons. Cordes presiederà una Messa in suffragio delle vittime dell’uragano, durante la quale verranno ricordate anche le vittime della violenza nel quarto anniversario dell’11 settembre 2001. Nel pomeriggio, la delegazione vaticana – che comprende anche il cardinale arcivescovo di Washington, Theodore Edgar McCarrick - incontrerà altri due vescovi della regione, mons. Alfred Hughes e mons. Thomas Rodi, oltre al governatore della Louisiana. Il momento culminante sia avrà con la visita agli sfollati del delta del Mississippi, rifugiati a Baton Rouge: il presidente di Cor Unum si intratterrà con le numerose persone impegnate nell’opera di soccorso.


Dopodomani, 12 settembre, mons. Cordes incontrerà altre autorità locali, quindi prenderà parte ad una conferenza stampa, mentre nel pomeriggio una nuova visita avrà per meta la città di Biloxi, nel Mississipi. Il giorno successivo, martedì 13, l’inviato del Papa si recherà a Washington DC per incontrare le Autorità federali. Il rientro in Vaticano è fissato per il 14 settembre.

Intanto negli Stati Uniti, è salito a 337 il numero dei morti accertati per l’uragano Katrina. Mettendo in relazione la devastazione provocata da questa tragedia con le stragi terroristiche dell’11 settembre del 2001, il presidente statunitense, George Bush, ha detto che il Paese è pronto “a superare qualsiasi ostacolo”. Intanto, in seguito alle polemiche sui ritardi e sulla gestione dei soccorsi, è stato dimesso il direttore della protezione civile Michael Brown. Proprio un rapporto stilato dalla protezione civile statunitense sottolinea che i danni provocati da Katrina erano prevedibili. La ricerca, condotta nel 2004, aveva stimato infatti che le vittime di un uragano a New Orleans sarebbero state decine di migliaia. Sulla situazione delle aree devastate da Katrina, ascoltiamo al microfono di Debora Donnini la testimonianza del vescovo di Austin, mons. Gregory Michael Aymond: RealAudioMP3


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