2005-09-10 18:57:26

CINA: I VESCOVI SU INVITO A SINODO


PECHINO 10 set. - La nomina da parte del papa di vescovi cinesi come membri della prossima Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi ha sollevato attenzione. E' utile riassumere le reazioni degli interessati. Mons. Giuseppe Wei Jingyi, vescovo di Qiqihar, si è detto impaziente di partecipare al Sinodo e vi si sta preparando. Sarebbe la seconda volta che raggiunge il Vaticano. La prima fu nel luglio del 2002 , qundo fu ricevuto da Giovanni Paolo II. Mons. Wei ha precisato che i vescovi cinesi chiamati a Roma rappresentano tutta la Chiesa che è in Cina. Mons. Luca Li Jingfeng, vescovo di Fengxiang ha precisato di aver ricevuto l'invito del Papa a metà agosto. Qualche giorno dopo, il vescovo aveva voluto vedere il rappresentante locale per gli affari religiosi per le pratiche necessarie per giungere a Roma. "Nessuno di noi potrà andare a Roma - ha detto mons. Li - se il regime mette avanti il fatto che non esistono ancora relazioni diplomatiche". Il vescovo ha aggiunto, comunque, che Pechino ultimamente ha espresso il desiderio di migliore le sue relazioni con la Santa Sede. Uno spiraglio ci sarebbe dunque per giungere a Roma. A Xi'an, il vescovo Antonio Li Duan ha confermato di aver richiesto il visto d'uscita dalla Cina, ma che ancora non ha avuto risposte. "Non è facile a dei vescovi continentali prendere parte ad un'assemblea in Vaticano - ha detto mons. Li - perché la Cina non intrattiene relazioni diplomatiche con la Santa Sede". "Il mio cattivo stato di salute - ha aggiunto l'anziano vescovo, 78 anni di età, e con un tumore al fegato - potrebbe rendere difficile il mio viaggio". "Sono felicissimo che la Santa Sede mi abbia invitato, anche se ancora non ho ricevuto l'invito". Così si è espresso mons. Aloysius Jin Luxian, vescovo di Shanghai, 89 anni di età, con problemi cardiaci e diabetico. a lui comunque è giunta una e-mail. "Viaggiare o no - ha aggiunto - dipende dai medici". Commentando l'invito a Roma ai vescovi della Cina continentale, mons. Jin ha detto che si tratta di una buona iniziativa, ma sarà difficile essere a Roma. "Saremo senza dubbio nella impossibilità di parteciparvi - ha detto - perché ancora non sono state stabilite le relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Cina".
(Ucanews, Apic, Asianews - MANCINI)







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