Violenze in Iraq. Scontri nel sud e nell'ovest. Le donne sempre più emarginate. Con
noi, l'irachena Najla Flaik
(08 settembre 2005 - RV) Iraq senza pace. Almeno 16 persone sono rimaste uccise e
21 ferite ieri in un attentato a Bassora, nel sud del Paese. Un taxi imbottito di
esplosivo è esploso davanti ad un ristorante, generalmente frequentato da poliziotti
e membri delle forze
dell’ordine. Stamani, invece, l’esercito americano ha
bombardato e distrutto un covo di al Qaeda, nell’ovest del Paese. Secondo fonti militari
statunitensi, l’attacco è stato deciso per eliminare Abu Ali, esponente della rete
terroristica di Osama bin Laden e incaricato di facilitare l’ingresso di miliziani
stranieri nel Paese.
Questo attuale momento, caratterizzato dalle continue
violenze, com’è vissuto dalle donne irachene? Giada Aquilino lo ha chiesto a Najla
Flaik, legale dell’Associazione per i diritti umani, a Mosul: