(08 settembre 2005 - RV) Dopo la distruzione provocata dalla furia dell’uragano Katrina
che si è abbattuto una settimana fa sugli Stati Uniti, ora scoppia l’emergenza epidemia.
A New Orleans, in Louisiana, il sindaco ha ordinato l’evacuazione forzata per le circa
10 mila persone che non vogliono lasciare la città mentre a Washington infuria la
polemica per i ritardi nei soccorsi. Il Dipartimento di Stato americano ha confermato
che il Paese può contare su oltre un miliardo di dollari di aiuti internazionali.
Il servizio dagli Stati Uniti:
I disastri
ambientali, che vedono spesso intere città impotenti davanti alle forze naturali,
chiamano il più delle volte in causa la capacità dell’uomo di rapportarsi con la natura.
Un rapporto al quale il magistero ecclesiale degli ultimi anni ha dato un grande rilievo.
Ecco il parere del religioso gesuita, padre Guido Miglietta, docente di Teologia morale
al Pontificio Ateneo Regina Apostolorum, al microfono di Alessandro De Carolis:
Per gli Usa
colpiti dall'uragano Katrina, si moltiplicano gli sforzi alla solidarietà internazionale.
In questo quadro, rimane ancora aperta la questione legata all’offerta di aiuti venuta
da Cuba. Fidel Castro ha infatti messo a disposizione degli Stati Uniti diverse centinaia
di medici cubani e 34 tonnellate di medicinali. Il portavoce della Casa Bianca, Scott
McClellan, ha detto che Washington tiene in considerazione la proposta, ricordando
però la mancanza di libertà del popolo di Cuba. Ascoltiamo il commento di Maurizio
Chierici, esperto di questioni cubane, intervistato da Giada Aquilino: