Gli Usa in ginocchio per l'uragano Katrina. Il cordoglio del Papa

(1 settembre 2005 - RV) Gli Stati Uniti piangono le vittime dell’uragano Katrina, che da giorni ha messo in ginocchio il sud del Paese. La regione è stata sorvolata ieri dal presidente Bush, che ha poi inviato un messaggio alla Nazione: “Per la ricostruzione – ha detto – ci vorranno anni”. Impossibile, per ora, fare un bilancio dei morti, che secondo il sindaco di New Orleans sarebbero migliaia. Paolo Mastrolilli:


Nella sua scia di devastazione, l’uragano Katrina ha colpito almeno 20 piattaforme petrolifere americane, affondate o andate alla deriva nelle acque del Golfo del Messico. Le altre, circa l’80%, sono ferme. Per ovviare alla scarsità di carburante, il presidente George Bush ha ordinato l'apertura della Riserva Strategica nazionale di petrolio.


E per le recenti devastazioni che hanno colpito gli Stati Uniti, anche il Papa ha espresso il proprio cordoglio. In un telegramma, Benedetto XVI ha invocato da Dio “forza e consolazione” per le famiglie colpite. Uno sprone alla solidarietà giunge, invece, dal presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, mons. William Stephen Skylstad, che ha chiesto alle diocesi del Paese di creare una colletta nazionale.


Ed un altro violento tifone ha colpito, stamattina, le coste meridionali di Taiwan: il bilancio provvisorio è di un morto e 24 feriti. Ma è possibile prevedere in anticipo fenomeni come questi? Al microfono di Debora Donnini risponde Andrea Buzzi, meteorologo del Cnr: