Una Chiesa giovane per un’umanità più giusta e solidale, un'altra Germania di singolari
risorse umane, culturali e spirituali, nel discorso di congedo del Papa
Dall'aeroporto di Colonia, nella serata di domenica 21 agosto, accolto dal Presidente
della Repubblica Federale, Sig. Horst Köhler, il Papa ha pronunciato il suo discorso
di congedo a conclusione della sua visita a Colonia per la celebrazione della XX Giornata
Mondiale della Gioventù:
Al termine di questa mia prima visita in terra tedesca
come Vescovo di Roma e Successore di Pietro, sento ancora una volta il bisogno di
esprimere viva riconoscenza per l’accoglienza riservata alla mia persona, ai miei
collaboratori e specialmente ai numerosi giovani convenuti a Colonia da ogni continente
in occasione di questa Giornata Mondiale della Gioventù. Il Signore mi ha chiamato
a succedere all’amato Pontefice Giovanni Paolo II, geniale iniziatore delle Giornate
Mondiali della Gioventù. Con gioia ho raccolto questa eredità e ringrazio Iddio che
mi ha dato l’opportunità di vivere insieme a tanti giovani quest’ulteriore tappa del
loro spirituale pellegrinaggio di continente in continente seguendo la Croce di Cristo.
Ringrazio
quanti si sono fattivamente adoperati perché ogni fase e momento di questo straordinario
incontro si svolgesse con ordine e serenità. I giorni trascorsi insieme hanno permesso
a tanti ragazzi e ragazze provenienti dal mondo intero di conoscere meglio la Germania.
Noi tutti siamo consapevoli del male derivato dalla nostra patria nel
Novecento, e lo riconosciamo con vergogna e dolore. Ma in questi giorni, grazie a
Dio, si è mostrato largamente che esisteva ed esiste anche l’altra Germania – un Paese
di singolari risorse umane, culturali e spirituali. Mi auguro che tali risorse, grazie
anche all’evento di questi giorni, tornino ad irradiarsi nel mondo!
Ora
i giovani di tutto il mondo possono far ritorno nelle loro nazioni arricchiti dai
contatti e dall’esperienza di dialogo e di fraternità avuta in diverse regioni della
nostra Patria. Sono certo che il loro soggiorno, caratterizzato dal tipico entusiasmo
dell’età, lascia alle popolazioni che generosamente li hanno ospitati un gradito ricordo,
costituendo anche per la Germania un segno di speranza. Si può dire, infatti, che
in questi giorni la Germania è stata il centro del mondo cattolico. I giovani di ogni
continente e cultura, stringendosi con fede attorno ai loro Pastori e al Successore
di Pietro, hanno reso visibile una Chiesa giovane, che con fantasia e coraggio vuole
disegnare il volto di un’umanità più giusta e solidale.
Seguendo l’esempio
dei Magi, i giovani si sono messi in cammino per incontrare Cristo, come ricorda il
tema della Giornata Mondiale della Gioventù. Ora ripartono per le loro contrade e
città per testimoniare la luce, la bellezza, il vigore del Vangelo, di cui hanno fatto
rinnovata esperienza.
Sento il bisogno di dire grazie a quanti hanno aperto
il cuore e le case a questi innumerevoli giovani pellegrini. Ringrazio le Autorità
governative, i Responsabili politici e le diverse Amministrazioni civili e militari,
come pure i servizi di sicurezza e le molteplici Organizzazioni di volontariato che
con grande dedizione hanno lavorato per la preparazione e per il proficuo svolgimento
di ogni iniziativa e manifestazione di questa Giornata Mondiale. Ringrazio coloro
che hanno curato gli incontri di riflessione e di preghiera, nonché le celebrazioni
liturgiche, nelle quali ci sono stati offerti eloquenti esempi della vitalità gioiosa
della fede che anima i giovani del nostro tempo.
Vorrei inoltre estendere
l’espressione della mia gratitudine ai responsabili delle altre Chiese e Comunità
ecclesiali, come pure ai rappresentanti delle altre Religioni che hanno voluto essere
presenti a quest’importante incontro e auspico che si intensifichi il comune impegno
per formare le giovani generazioni a quei valori umani e spirituali che si rivelano
indispensabili per costruire un futuro di libertà vera e di pace.
Il mio
più sentito ringraziamento va al Cardinale Joachim Meisner, Arcivescovo di Colonia,
Diocesi che ha ospitato questo Incontro Mondiale, all’Episcopato tedesco, guidato
dal suo Presidente, Cardinale Karl Lehmann, ai sacerdoti, ai religiosi e religiose,
alle comunità parrocchiali, alle associazioni laicali ed ai movimenti che si sono
impegnati per rendere il soggiorno dei giovani spiritualmente proficuo. Un grazie
speciale indirizzo con affetto ai giovani tedeschi, che in vario modo si sono resi
disponibili per l’accoglienza dei loro coetanei e con loro hanno condiviso momenti
di fede che possiamo qualificare memorabili. Il mio auspicio è che quest’evento ecclesiale
resti scolpito nella vita dei cattolici di Germania e sia incentivo per un loro rinnovato
slancio spirituale e apostolico! Che il Vangelo sia accolto nella sua integrità e
testimoniato con passione da tutti i discepoli di Cristo, perché si riveli così come
fermento di autentico rinnovamento dell’intera società tedesca, grazie pure al dialogo
con le diverse comunità cristiane e con i seguaci delle altre religioni.
Il
mio deferente e grato saluto va, infine, alle Autorità politiche, civili, diplomatiche
che hanno voluto essere presenti a questo commiato. In particolare, ringrazio Lei,
Signor Presidente, alla cui cortesia affido il compito di trasmettere l’assicurazione
dei miei grati sentimenti ai membri del Governo e all’intero Popolo tedesco. Con il
cuore colmo delle emozioni e dei ricordi di questi giorni, mi accingo a far ritorno
a Roma, su tutti invocando l’abbondanza delle benedizioni divine per un futuro di
serena prosperità, di concordia e di pace.