Domani, l'udienza generale in Aula Paolo VI. All'Angelus di domenica scorsa, le parole
del Papa per la GMG di Colonia e il disarmo dell'IRA
(2 agosto 2005 - RV) Il ''dono'' della pace al mondo è stato invocato domenica scorsa
da Benedetto XVI parlando della ''buona notizia'' venuta dall'Irlanda, la decisione
dell'IRA di abbandonare la lotta armata, e nel ricordo dell'anniversario, domani,
dell'insurrezione di Varsavia. Al suo primo Angelus a Castelgandolfo, il Papa ha invitato
i giovani credenti del mondo intero, anche quanti non potranno prendere parte allo
straordinario evento ecclesiale della GMG a Colonia, ad “unirsi in un comune pellegrinaggio
spirituale verso le sorgenti della nostra fede”. Il Papa parlando della ventesima
Giornata Mondiale della Gioventù, ha annunciato che parteciperà dal giovedì 18 alla
domenica 21 agosto. Il servizio di Fausta Speranza:
********** “Secondo
la felice intuizione dell’amato Papa Giovanni Paolo II, la Giornata Mondiale della
Gioventù costituisce un privilegiato incontro con Cristo, nella salda consapevolezza
che solo Lui offre agli esseri umani pienezza di vita, di gioia e di amore”: Benedetto
XVI sottolinea così l’importanza di un incontro che definisce uno “straordinario evento
ecclesiale” e “un pellegrinaggio spirituale verso le sorgenti della nostra fede”.
I giovani presenti fanno sentire il loro entusiasmo e il Papa improvvisa parole:
“Si avvicina la ventesima Giornata Mondiale della Gioventù…(applauso) e
alla quale, a Dio piacendo, parteciperò anch’io, anche se non sono più giovane ma
il cuore è giovane”
Ed ecco che a tale cammino spirituale il Papa invita
proprio tutti i giovani credenti del mondo intero, ricordando che se non fisicamente,
possono unirsi nella comunione e nella preghiera. Benedetto XVI ricorda: “Ogni cristiano
è chiamato ad entrare in comunione profonda con il Signore crocifisso e risorto, ad
adorarlo nella preghiera, nella meditazione e soprattutto nella devota partecipazione
all’Eucaristia, almeno alla Domenica, piccola ‘Pasqua settimanale’. Si diventa in
tal modo veri suoi discepoli, pronti ad annunciare e testimoniare in ogni momento
la bellezza e la forza rinnovatrice del Vangelo.” A Maria affida in modo speciale
quanti parteciperanno alla GMG e nuove generazioni:
“La Vergine Madre del Redentore
… guidi in maniera speciale i giovani nella ricerca del vero bene e dell’autentica
gioia.”
Dopo la recita della preghiera mariana, il pensiero del Papa va
all’attualità e ricorda che nei giorni scorsi l’Irish Republican Army (IRA) dell’Irlanda
del Nord ha annunciato di aver formalmente ordinato la fine della lotta armata in
favore dell’uso esclusivo di trattative pacifiche.
“E’ una bella notizia,
che contrasta con le dolorose vicende di cui siamo quotidianamente testimoni in tante
parti del mondo e che giustamente ha suscitato soddisfazione e speranza in quell’isola
e nell’intera comunità internazionale.”
Benedetto XVI è “particolarmente
lieto” di unirsi a tali sentimenti. Lo fa incoraggiando “tutti, senza eccezioni, a
continuare a percorrere con coraggio il cammino tracciato e a intraprendere ulteriori
passi che permettano di rafforzare la fiducia reciproca, promuovere la riconciliazione
e consolidare le trattative verso una pace giusta e duratura”. E lo fa ricordando
che il suo “venerato Predecessore Giovanni Paolo II a Drogheda, nel settembre del
1979, implorava di allontanarsi dai sentieri della violenza e di tornare sulle vie
della pace”.
Va detto che in questo primo Angelus a Castelgandolfo Benedetto
XVI viene più volte interrotto da applausi, fin dalle sue prime parole, quando dice
di essere contento di trovarsi in quella che definisce una “ridente e serena cittadina”;
quando, dopo aver nominato il vescovo di Albano, il Parroco e gli altri Sacerdoti,
il Sindaco, l’Amministrazione Comunale e le altre autorità presenti, allarga l’affettuoso
pensiero al Direttore ed al Personale delle Ville Pontificie, come pure all’intera
popolazione:
“Vi saluto tutti con affetto”. (Applausi)
Ringrazia
della festosa accoglienza riservata all’arrivo giovedì scorso e confermata oggi salutando
calorosamente i pellegrini venuti da tante parti.
Tra i saluti finali in varie
lingue, un pensiero particolare ai polacchi ricordando l’anniversario domanidell’insurrezione
di Varsavia, per poi chiedere che “Dio misericordioso conceda al mondo il dono della
pace”.
Salutando il coro giovanile “Shtshedryk”, venuto da Kyiv, in Ucraina,
esprime l’augurio che il canto e, in particolare, la musica sacra aiutino sempre ad
amare il Signore e testimoniarlo nell’amore fraterno. Rivolgendosi ai pellegrini italiani,
nomina i gruppi provenienti da Villa Castelli, Surbo, Troina, Torre di Quartesolo,
Cagnola e Ariccia, come pure i partecipanti al Convegno della Fondazione Rui e i ragazzi
di Montoro Superiore. A tutti:
“Buona domenica e buona settimana. Grazie
per l’affetto e l’amicizia!”