Iraq. Al Zarqawi condanna a morte i diplomatici algerini. Assassinati 12 tecnici impiegati
in un acquedotto. Con noi lo scrittore iracheno sunnita Younis Tawfik
(26 luglio - RV) In Iraq, dodici tecnici impiegati in un impianto di depurazione dell'acqua
a ovest di Baghdad sono stati assassinati mentre stavano facendo ritorno a casa. Intanto
Il gruppo di al Qaida del terrorista giordano Abu Musab al Zarqawi ha annunciato su
un sito Internet che i due diplomatici algerini rapiti in Iraq saranno uccisi in base
ad ''una sentenza del tribunale islamico''. Paolo Mastrolilli
(26
luglio 2005 - RV) Dopo il premier australiano Howard, giunto ieri a sorpresa, a Baghdad
è arrivato oggi un altro primo ministro: il polacco Belka, che stamattina ha incontrato
il collega iracheno, Al Jaafari. Sul terreno, ancora scontri: un soldato statunitense
è morto per lo scoppio di un ordigno nella zona di Samarra. I sunniti, intanto, sono
tornati poco fa al tavolo delle trattative per la stesura della Costituzione. Nonostante
sul futuro del testo fondamentale pesino le minacce di Al Qaeda che – su internet
– ha lanciato un nuovo anatema sia contro la Magna Charta sia contro le prossime elezioni,
i sunniti hanno deciso di rientrare a far parte della Commissione costituente: tale
organismo dovrebbe presentare al Parlamento il testo della nuova Costituzione entro
il primo agosto, affinché venga poi discusso e approvato entro il 15 dello stesso
mese. Ma cosa ha favorito questo rientro in seno alla Costituente? Giada Aquilino
lo ha chiesto allo scrittore iracheno sunnita Younis Tawfik: