Filippine: cresce la protesta contro la presidente Arroyo
(25 luglio 2005 - RV) Nelle Filippine cresce la protesta contro la presidente, Gloria
Arroyo, accusata di aver violato la Costituzione e di aver tradito la fiducia della
Nazione. Sentiamo Fausta Speranza:
Una rivolta
popolare, come quella che nel 2001 costrinse alle dimissioni Estrada. Il piano dell’opposizione
contro il capo dello Stato comincia a trovare consensi, e stamattina molte strade
di Manila sono state bloccate dalla protesta. In piazza almeno 40 mila persone, con
l’obiettivo di raggiungere il Congresso e bloccare l’annuale discorso presidenziale
sullo stato della Nazione. Non ci sono riuscite, per l’intervento massiccio della
polizia, e così la Arroyo ha potuto illustrare i suoi programmi: in cima alla lista,
il federalismo ed una imminente riforma della Costituzione, per passare ad un governo
di tipo parlamentare che offra maggiori garanzie di stabilità. E proprio in Parlamento,
la presidente è attesa dall’ostacolo più difficile: proprio oggi, i partiti di sinistra
hanno avviato la procedura di impeachment, per presunta corruzione e frodi elettorali
compiute durante il ballottaggio dello scorso anno. Il capo dello Stato, naturalmente,
nega, e si dice disponibile ad avviare una commissione d’inchiesta per far luce sull’accaduto.