(25 luglio 2005 - RV) A Sharm el Sheikh la polizia egiziana ha operato decine di arresti
ed è stato ricostruito l’identikit di uno degli attentatori. Le vittime sarebbero
88, ma solo 68 ufficialmente riconosciute. Identificata ieri la seconda vittima italiana:
si tratta della moglie di Sebastiano Conti, considerata tra le persone disperse. Si
attendono ancora notizie di Giovanni Conti, fratello di Sebastiano e della fidanzata,
Rita Privitera. Scomparse anche due sorelle pugliesi mentre decine di italiani mancano
ancora all’appello. Le indagini intanto, proseguono a tutto campo. Il servizio di
Barbara Schiavulli:
Mentre
proseguono le indagini sugli attacchi di venerdì notte a Sharm el Sheikh, da più parti
si sottolinea come le azioni terroristiche in Egitto siano state anche un attacco
al mondo arabo moderato. Ce ne parla Lucio Caracciolo, direttore della rivista di
geopolitica Limes, intervistato da Debora Donnini:
In
Egitto e nell’intera regione mediorientale, dunque, il terrorismo è sempre più una
presenza costante. Ma quali sono le sue cause? Risponde il nunzio apostolico al Cairo,
mons. Marco Dino Brogi: