2005-07-24 16:42:08

Dio fermi la mano assassina dei terroristi e converta i loro cuori a pensieri di riconciliazione e di pace: l’invocazione di Benedetto XVI all’Angelus


(24 luglio 2005 - RV) L’Onnipotente fermi la mano assassina dei terroristi e converta i loro cuori: è l’invocazione di Benedetto XVI all’Angelus domenicale a Les Combes. Il Papa ha espresso la sua vicinanza a quanti soffrono a causa dei terribili attentati, che in questi giorni hanno scosso tante parti del mondo. Il Pontefice ha inoltre ribadito la centralità dei valori cristiani per il Vecchio Continente ed ha rivolto un saluto particolare ai giovani, dando loro appuntamento all’imminente GMG di Colonia. Il servizio di Alessandro Gisotti: RealAudioMP3
Già sabato scorso Benedetto XVI aveva espresso profondo dolore per le vittime degli attentati di Sharm el-Sheikh. In un messaggio a firma del cardinale segretario di Stato, Angelo Sodano, indirizzato alle autorità civili ed ecclesiastiche del Paese, il Pontefice condanna questi “atti insensati” e chiede “di rinunciare alla via della violenza, che causa così tante sofferenze alle popolazioni civili”. Benedetto XVI esorta, dunque, “ad abbracciare la via della pace”. Il Papa, si legge ancora nel messaggio, prega per l’eterno riposo di quanti sono morti a causa degli attentati ed invoca su quanti afflitti il conforto dell’Onnipotente.


Le parole all'Angelus di Benedetto XVI sul terrorismo hanno colpito profondamente i fedeli, raccolti a Les Combes per l’Angelus. Ecco la testimonianza dell’inviato di Avvenire, Salvatore Mazza, raggiunto telefonicamente in Valle d’Aosta da Alessandro Gisotti: RealAudioMP3


“La Chiesa italiana si unisce alla preghiera del Santo Padre Benedetto XVI, invocando il riposo eterno per le vittime dell’attentato di Sharm el-Sheikh, la consolazione per le loro famiglie, la guarigione per i feriti, e chiedendo al Dio della misericordia che si convertano i cuori di quanti, con tali assurdi ed esecrabili atti di violenza, alimentano l’odio e pongono ostacoli alla ricerca del dialogo, della pace e della concordia tra i popoli”. Queste le parole di cordoglio espresse dalla Chiesa italiana per le vittime dell’attentato di Sharm el-Sheikh, in un messaggio firmato dal segretario generale della CEI, mons. Giuseppe Betori. Il documento è stato diffuso ieri dall’ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana. “Di fronte al ripetersi di atti terroristici – si legge ancora – tutti devono sentirsi sempre più impegnati a difendere e promuovere una cultura della dignità inviolabile della persona quale fondamento di un’autentica convivenza umana”. (T.C.)












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