2005-07-08 14:48:06

Cordoglio del cardinale Sodano per l'uccisione dell'ambasciatore egiziano in Iraq


(8 luglio 2005 - RV) La “barbara” e “atroce” uccisione dell’ambasciatore d’Egitto, Ihab el Sherif, ha luogo “in un contesto mondiale di persistente terrorismo, contrario ad ogni sentimento di umanità e di religione”: è quanto scrive il cardinale segretario di Stato, Angelo Sodano, in un telegramma di cordoglio alla signora Nevine Simaika Halim Abdalla, ambasciatrice d’Egitto presso la Santa Sede. Informato “dell’efferato delitto”, si legge nel telegramma, il Papa esprime al presidente Mubarak e al popolo egiziano, “amante della pace”, il suo profondo dolore e l’assicurazione della sua preghiera. L’uccisione del diplomatico, scrive ancora il cardinale Sodano, riempie di cordoglio la Santa Sede. Tuttavia, avverte, il terrorismo “non potrà mai sminuire l’impegno della comunità internazionale contro la violenza e il comune sforzo nel ricercarne e eliminarne le cause politiche, sociali e culturali”.
“Da sempre nella storia dell’umanità – è la riflessione del segretario di Stato vaticano – la persona dell’ambasciatore è considerata sacra in quanto rappresentante ufficiale del suo popolo e, per la natura del suo ufficio, sempre impegnato in missione di pace, armonia e fratellanza tra i popoli”. Per questo, scrive il porporato, l’assassinio del diplomatico egiziano riempie di cordoglio “ogni persona umana di retto sentire”. 







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