BUENOS AIRES. - Il Nunzio apostolico in Argentina, mons. Adriano Bernardini, le associazioni
catoliche dei medici, degli psicologi, dei politici e degli avvocati d'Argentina hanno
aderito alla cosiddetta Dichiarazione di Buenos Aires. La dichiarazione è il frutto
del Congresso internazionale per la Vita e per la Famiglia che si è tenuto nella settimana
scorsa nella capitale argentina e al quale hanno partecipato delegazioni dal Sudamerica,
dagli Stati Uniti e dalla Francia. La Dichiarazione riconosce che "il relativismo
etico e morale ed il positivismo giuridico stanno sovvertendo il senso e la presenza
delle verità di ordine naturale mediante leggi e progetti iniqui su: il controllo
della natalità, la legalizzazione dell'aborto chirurgico e farmacologico, la fecondazione
artificiale e la conseguente distruzione di embrioni, la sterilizzazione chirurgica,
l'eutanasia. A queste leggi e progetti si sommano la scomparsa del concetto di patria
potestà, la mal intesa sessualità di minori e di giovani. A fronte di cià la Dichiarazione
di Buenos Aires riafferma invece che "la vita umana è inviolabile e non manipolabile,
che la famiglia è un istituto naturale anteriore allo stato ed è l'ambito naturale
della generazione della vita umana". (Notivida - MANCINI)