Le ragioni della fede e l'amore di Cristo di fronte al dogmatismo del pensiero relativista:
le sfide del primo libro di Benedetto XVI
(22 giugno 2005 - RV) “Ciò di cui abbiamo soprattutto bisogno in questo momento della
storia sono uomini che, attraverso una fede illuminante e vissuta, rendano Dio credibile
in questo mondo”. E’ un passaggio del primo libro di Papa Benedetto XVI, “L’Europa
di Benedetto nella crisi delle culture”. Il volume edito dalla Libreria Editrice Vaticana
e dalle edizioni Cantagalli è stato presentato ieri a Roma dal cardinale vicario Camillo
Ruini, dal presidente del Senato italiano Marcello Pera e dal giornalista Bruno Vespa.
C’era per noi Paolo Ondarza. Ma veniamo alla
relazione del cardinale Ruini che ha presentato il libro del Papa. Ce ne parla
Sergio Centofanti. Il volume edito
dalla Libreria Editrice Vaticana e dalle Edizioni Cantagalli è stato
scritto da Papa Joseph Ratzinger prima della elezione alla Cattedra di Pietro. Già
nel titolo è evidente il “taglio” delle riflessioni proposte dal Pontefice. Ce ne
parla don Claudio Rossini, direttore della Libreria Editrice Vaticana, intervistato
dal Alessandro Gisotti: Nella prefazione
del volume, il presidente del Senato, Marcello Pera, scrive: “Dovremmo capovolgere
l’assioma degli illuministi e dire: anche chi non riesce a trovare la via e l’accettazione
di Dio dovrebbe comunque cercare di vivere e indirizzare la sua vita veluti si
Deus daretur, come se Dio fosse dato”. Intervistato da Luca Collodi, Marcello
Pera si sofferma sui temi forti del libro di Papa Ratzinger: