Ancora violenza in Iran nel pieno della campagna elettorale
Ancora violenza in Iran nel pieno della campagna elettorale. Tre attentati dinamitardi
hanno provocato molti feriti leggeri a Zahedan, nell’est: sono avvenuti ieri sera
e nella notte. Sempre ieri inoltre un ordigno a basso potenziale, che non ha provocato
seri danni, è stato fatto esplodere da ignoti vicino al quartier generale di un candidato
presidenziale riformista nella città di Marivan, mentre un suo sostenitore teneva
un comizio. Domenica scorsa diversi attentati, i primi in Iran da anni, hanno provocato
la morte di 9 persone e il ferimento di circa 90 civili a Ahvaz, nel sud-ovest del
Paese, e a Teheran. A proposito di questi episodi di violenza, il presidente Khatami
ha dichiarato che ‘'alcuni arresti'' sono stati effettuati, auspicando che ''gli
elementi dietro a queste azioni vengano presto identificati''. Ma come guardare
al prossimo appuntamento elettorale in Iran, nell’equilibrio internazionale e in particolare
in quello del Medio Oriente? Fausta Speranza lo ha chiesto a Lucio Caracciolo, direttore
della rivista di geopolitica Limes: