2005-06-13 14:10:45

Vita difficile in Cina per chi crede nel Vangelo: in arresto decine di cristiani
 


(13 giugno 2005 - RV) Ancora persecuzioni anticristiane in Cina. La polizia arresta decine di protestanti.
Il servizio di Roberta Moretti. RealAudioMP3

In una delle maggiori retate degli ultimi mesi a Changchun, nella provincia cinese di Jilin, alla fine di maggio la polizia ha arrestato 600 fedeli e leader protestanti. La notizia è stata resa nota dall’organizzazione a difesa delle minoranze religiose nel Paese, China Aid Association (CAA). Dei fermati, la maggior parte sarebbe stata rilasciata dopo 24 o 48 ore, ma in detenzione vi sarebbero ancora 100 leader protestanti, inclusi alcuni professori dell’università di Changchun. Fra gli arrestati vi era anche il leader protestante, Zhao Dianru, 58 anni, prelevato dalla sua abitazione il 22 maggio scorso e rinchiuso nella prigione di Jiutai fino al 6 giugno. Secondo fonti della CAA, il motivi ufficiali del suo arresto non sarebbero legati ad attività religiose, ma finalizzate a “istigare e disturbare la stabilità sociale”. C’è da dire che Zhao si era sempre rifiutato di registrarsi presso l’Ufficio governativo degli Affari religiosi della Cina. In base alle nuove leggi sulla libertà religiosa nel Paese, infatti, i fedeli che si radunano fuori del controllo dello Stato sono considerati fuorilegge e perseguiti come delinquenti o cospiratori contro l’ordine pubblico. Ed è forte l’intolleranza del regime di Pechino anche nei confronti della Chiesa cattolica: secondo l’agenzia AsiaNews, in Cina vi sarebbero attualmente 18 vescovi e 20 sacerdoti scomparsi nelle mani della polizia, in isolamento o impossibilitati ad esercitare il loro ministero.







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