Duecento medici italiani firmano un Manifesto per il non voto al referendum sulla
procreazione assistita
(08 giugno 2005 - RV)“Non è possibile considerare il concepito anche nella fase iniziale,
soltanto un tessuto, un insieme di cellule e perciò nessuno può esserne proprietario
o avere il potere di distruggerlo”: è uno dei passaggi chiave del Manifesto dei Medici
per il non voto, in vista dell’imminente referendum sulla procreazione assistita.
Il documento, firmato da oltre 200 scienziati italiani, è stato presentato oggi in
una conferenza stampa all’hotel Nazionale di piazza Montecitorio. I medici sottolineano
come in oltre 20 anni di ricerche in tutto il mondo, dalle cellule staminali non sia
stato possibile ricavare alcuna cura per le malattie genetiche, mentre ottimi risultati
sono stati ottenuti attraverso gli studi sulle cellule staminali adulte, che vanno
dunque incoraggiati. Sulle ragioni che hanno spinto così tanti uomini di scienza a
decidere per il non voto al referendum abrogativo della legge 40, Alessandro Gisotti
ha intervistato il prof. Luigi Frati, presidente della conferenza italiana dei Presidi
delle Facoltà di Medicina e Chirurgia, e tra i promotori del Manifesto: