In San Pietro festa per il Cuore Immacolato di Maria: in 6 mila affidano alla Vergine
la causa della vita
(4 giugno 2005 - RV) Oggi la Chiesa celebra la Memoria del Cuore Immacolato di Maria.
In questa occasione oltre 6 mila esponenti di associazioni e movimenti mariani questo
pomeriggio nella Basilica Vaticana affidano alla Vergine le sorti dell’umanità e in
particolare la “causa della vita”. Alla presenza della statua della Madonna di Fatima,
il Rosario meditato guidato dall’arcivescovo Angelo Comastri, seguito dalla celebrazione
presieduta dal cardinale vicario Camillo Ruini. Ma quali sono le origini della devozione
al Cuore Immacolato di Maria? Alessandro De Carolis lo ha chiesto a padre Ermanno
Toniolo, dei Servi di Maria:
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R.- La devozione al Cuore Immacolato di Maria è nata nel XVII secolo. San Giovanni
Eudes è stato uno dei promotori più accesi dell’amore ai due Cuori, al Cuore di Gesù
e al Cuore di Maria. Naturalmente, poi, il Cuore di Gesù ha avuto una incentivazione
molto superiore quando con le apparizioni a Margherita Alacoque il Signore è apparso
dicendo: ecco il Cuore che ha tanto amato gli uomini. Ne è nata la grande devozione
che è stata divulgata e di cui noi ieri abbiamo celebrato la solennità, la grande
devozione al Cuore Sacratissimo di Gesù, che è il vertice dell’amore perché egli è
veramente il solo capace di amare a misura divina e a misura pienamente umana. Maria,
dunque, entra all’ombra del Cuore Sacratissimo di Gesù e anche la sua memoria si fa
il giorno dopo la solennità del Cuore Sacratissimo di Gesù appunto per ricordare che
è indissolubilmente a Lui unita. Dietro tutta l’opera di quell’amore misericordioso
di cui è portatore il Cristo c’è la Madre, la Madre nell’Annuncia-zione, la Madre
del cammino umile, la Madre soprattutto ai piedi della Croce, la Madre fedele davanti
a un sepolcro, che sa attendere con fede e con un cuore indubitato, vigilante perciò,
la risurrezione del Figlio. Possiamo dire ancora che il Cuore di Maria è il cuore
materno, misericordioso verso tutti, verso ognuno dei figli che Dio le ha affidato
con testamento di Gesù sulla Croce.
D. – Anche le apparizioni di Fatima storicamente
hanno contribuito alla diffusione di questa devozione?
R. – Le apparizioni
di Fatima moltissimo, anche perché è apparsa appunto con una proposta immensa, quella
cioè di collaborare a questo progetto storico salvifico perché nessuno vada perduto,
nessuno entri per così dire nei baratri della perdizione eterna e tutti siano perciò
pienamente salvi. E qui ha giocato molto suor Lucia. Lucia, dopo le apparizioni ufficiali
del 1917, nel 1925 ha avuto un’apparizione della Vergine proprio col Cuore Immacolato
che chiedeva la devozione al Cuore Immacolato e ha sollecitato i Pontefici per consacrare
al Cuore Immacolato di Maria soprattutto quella parte che si era staccata, per così
dire, dalla cristianità ed era diventata atea, la Russia in modo speciale. Per questo
Pio XII ha assunto il compito di consacrare la Russia e tutto il mondo al Cuore immacolato
di Maria nel 1942, secondo la richiesta di Fatima. Poi Giovanni Paolo II ha ancora
una volta consacrato tutto il mondo al Cuore Immacolato di Maria.
D. – Il Cuore
Immacolato di Maria quale impegno richiede ai cristiani? R. – Esorta a diventare
portatori di misericordia, di pace, di bontà dovunque ciascuno di noi si trovi a lavorare.
Questo allora ci dice Maria: dammi il tuo cuore, perché anch’io possa, come te, amare
ed essere sempre presente accanto alla storia di tutta l’umanità. **********