Una sorgente infinita di misericordia: la Chiesa celebra la solennità del Sacro Cuore
di Gesu’
(3 giugno 2005 - RV) La Chiesa celebra oggi la solennità del Sacro Cuore di Gesù,
devozione profondamente radicata tra i fedeli, che trova la sua origine nella Francia
del XVII secolo quando la santa Margherita Maria Alacoque ricevette illuminazioni
sul mistero dell’amore di Cristo. Al termine dell’udienza generale di mercoledì scorso,
Benedetto XVI ha esortato i fedeli a soffermarsi spesso “a contemplare questo profondo
mistero dell’Amore divino”. Alla scuola del Cuore di Cristo, ha aggiunto rivolgendosi
ai giovani, “imparate ad assumere con serietà le responsabilità che vi attendono”.
Quindi, con un pensiero ai malati, li ha invitati a trovare “in questa sorgente infinita
di misericordia il coraggio e la pazienza per compiere la volontà di Dio in ogni situazione”.
Ancora oggi in molte case è presente l’immagine del Cuore di Cristo sormontato dalla
Croce e circondato di spine. Si fa risalire a Papa Leone XIII il primo atto di consacrazione
del genere umano al Sacro Cuore di Gesù con L’Enciclica Annum Sacrum del 1899.
Per una riflessione sul significato del culto al Cuore di Gesù in questo inizio di
Terzo Millennio, Alessandro Gisotti ha intervistato il teologo mons. Luigi Negri,
vescovo di San Marino-Montefeltro: